3 giugno 2007

Riflessioni intorno alla borsa...

Non amo fare borse. Sono troppo istintiva per fermarmi a misurare, tagliare due pezzi uguali, poi altri due,la chiusura. E la fodera! E' un fatto di rifiuto, una cosa che non voglio fare e per non farla dico che non sono capace. Così mi affido ad una sarta che mi risolve la cosa. Ma resta il fatto che la borsa la preferisco di un certo livello. Non griffata, ma vissuta. E ppoi enorme,di cuoio. O minuscola, di coccodrillo. Ne ho una discreta colezione che nel mio cuore non ha prezzo. Non potrei dividermi da loro per niente al mondo. Le tengo appese nella mia stanza, insieme ai cappelli anni '50, a sostituire i quadri. E le indosso quando ho bisogno di sentirmi più forte. Quasi cattiva. Il tesoro più grande è quella gialla di MIU MIU. Era in una bancarella oscena di borse senz'anima. Appesa ad un ombrellone, scossa da un vento leggero. Per questa gioia infinita mi è stata chiesta l'allucinante cifra di 5 euro! La paccottiglia sul banco costava anche di più! Semplicemente per il fatto che da queste parti, MIU MIU, non si sà assolutamente chi sia. Per fortuna. Poi c'è mia madre.che ha il negozio dell'usato più fornito che si possa immaginare. In questo vende di tutto. E le borse. Distrattamente affogata in un cesto, c'era una piccola Celine in cuoio chiaro. Perfetta. In vendita a 3 euro. Non capiva perchè la rimproveravo tanto e mi ha chiesto se per caso avrebbe dovuto venderla a 10! Me la sono portata via. Anche se non mi piace. Ogni volta che vado a trovarla è la stessa storia,ma chiudo gli occhi e passo avanti. Dove la metto tutta quella roba?

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